lunedì 24 novembre 2008

ENYA: 'MIRACULUM', LA TREDICESIMA TRACCIA (SPECIALE 2O° ANNIVERSARIO)

AND WINTER CAME... l'album invernale di Enya (2008) contiene 12 'tracks' musicali. MIRACULUM è la 13ma traccia non contenuta nel cd reale ma in quello virtuale o venduta come file mp3 sui siti web di vendita musicale on line.
Uno dei 12 pezzi del cd 'reale', l'ottavo, ONE TOY SOLDIER, ha la stessa base musicale di MIRACULUM o... viceversa, tranne che per qualche diversità d'arrangiamento in apertura e chiusura e come durata (differisce di 1 secondo, min. 3.53 anzichè 3.54). Enya, quindi, presenta al pubblico due testi per una sola musica: uno in inglese, natalizio, con le campane, su un soldatino giocattolo... e un secondo in latino, arrangiato in modo più evocativo, con un testo che si riferisce alla navigazione e al viaggio per mare. E' facile credere che, lavorando all'album, il team (Enya, Roma e Nicky Ryan) abbia provato e registrato due testi su un identica musica o anche solo che, quello di MIRACULUM lo si sia scelto come adatto per lo scopo (una celebrazione di una 'navigazione' musicale, la carriera di Enya) , mancando altra musica soddisfacente.
Del brano viene solo detto che è acquistabile, singolarmente o 'come bonus' con l'acquisto del cd intero, on line (e che è, appunto, commemorativo dei 20 anni di carriera della cantante, a partire da Orinoco Flow (1988) e dall'album Watermark, benchè Enya abbia iniziato qualche anno prima e, in modo significativo, già nel 1986 con le musiche per il documentario della BBC, The Celts e l'album Enya del 1987).

MIRACULUM suscita interesse, entusiasmo ma anche delusione. Non è altro che ONE TOY SOLDIER cantato in latino con qualche diversità. Non fa parte del cd pubblicato da Enya, è una bonus track ma solo per l'album digitale. Però incuriosisce l'alone di mistero che lo circonda, è celebrativo, piace... per il latino e per la musica. Lo si sarebbe voluto nella tracklist del cd reale con o al posto di ONE TOY SOLDIER.
Il sito ufficiale di Enya, www.enya.com, alla sezione 'lyrics - b sides' riporta il testo in latino, col titolo O MIRACULUM ma senza accreditarlo a Roma Ryan, come sempre. Fatto importante. Svista?
Sullo stesso AND WINTER CAME... compare un altro pezzo, cantato metà in inglese e metà in latino da Enya: si tratta di O COME, O COME, EMMANUEL, un inno 'storico' dell'avvento e del Natale, un traditional-carol religioso con radici antiche. Di questo pezzo si intuisce e si fa capire o si capisce la provenienza, facilmente rintracciabile. Lo stesso si precisa per la versione in gaelico di SILENT NIGHT, stranota come 'traditional'.
Andando ad analizzare il testo del brano MIRACULUM (del quale compare on-line anche una traduzione in inglese delle parole latine) appare subito evidente:

1 - la coincidenza tra i 20 anni compiuti, come carriera, da Enya, che si vogliono celebrare e i 20 anni citati nel testo del pezzo, 20 anni di navigazione 'a gonfie vele': una meraviglia! Così la carriera di Enya ad oggi.

2 - appare, poi, evidente che l'esordio del testo (O semel canebamus, o una volta cantavamo) va relazionato con la parte centrale (In hodierna dies, oggi) e vanno pure relazionati i temi cantati 'una volta, ieri' ed 'oggi': ieri tema del cantare era 'della luce della luna sul'acqua, di spiagge, di una stella e del cielo' ...oggi, invece, il cantare è 'della neve bianca, della luce della luna al gelo, di lacrime e delle piogge'.
Non si può, non vedere in queste parole riferimenti a 'Orinoco Flow' e a AND WINTER CAME... e alle sue tracks: quelle che menzionano la neve, a TRAINS AND WINTER RAINS (le pioggee invernali e anche le lacrime, quel 'cry' contenuto nel testo della canzone, primo singolo estratto dal cd di Enya, che ricorda che anche a Natale ci sono il rischio e le lacrime...), a THE SPIRIT OF CHRISTMAS PAST, dove ancora si parla di lacrime. Insomma, i temi del cd 2008 di Enya.
Tutto questo sembra troppo coincidente per far pensare a MIRACULUM come a un testo originale latino, pescato da Enya (ossia come per VENI, VENI EMMANUEL), tanto da coincidere con al carriera di Enya stessa (e magari le avrebbe anche ispirato l'attuale fase dedicata all'inverno e alle lacrime?!). Eppure, il testo NON è attribuito a Roma Ryan sul sito ufficiale di Enya. Ciò farebbe pensare ad un testo originale in lingua latina... ma di chi? A distanza di settimane dalla pubblicazione dell'album, nessuno, del trio e dei fans, che lo chiarisca...
Riflettendo, poi, sul fatto che questa non è la prima volta che Enya inserisce in un suo cd il canto in latino (ci sono alcuni precedenti, da CURSUM PERFICIO A PAX DEORUM, ed altri ancora) bisognerebbe capire, quindi, se sia possibile che Roma Ryan abbia scritto davvero questo testo per Enya, relazionandoci al passato 'in latino' di Enya e di Roma ossia alle canzoni con testo in latino e ai crediti per i relativi testi di tali pezzi. Il testo in sé di MIRACULUM non è complesso, nessuna proposizione subordinata, versi brevi (soggetto, predicato, complemento) o solo singole parole. Occorre conoscere appena, a livello basilare la lingua latina e non tanto di più, una manciata di parole, per celebrare un carriera 'a gonfie vele', miracolosa, meravigliosa...
Che nella scheda-crediti di AND WINTER CAME... non si menzioni MIRACULUM e non si dica se è un traditional o che altro, come fatto per SILENT NIGHT (in gaelico) e O COME, O COME, EMMANUEL, è dovuto al fatto che MIRACULUM non fa parte del cd reale ma solo di quello virtuale digitale.... e ciò non aiuta. Una constatazione finale: come brano (auto)celebrativo dei 20 anni di successi pare che la traccia sia stata messa, da un lato, più che in evidenza (come traccia bonus distinta on line dalle altre 12) e, dall'altro trattata in modo - volutamente? - alquanto misterioso e, comunque sia, privato di quei 'credits' e trattamento che si riserva di solito a una canzone e che Enya ha sempre, di album in album, dato e precisato, anche in A WINTER CAME... .

C'è, inoltre, un'altra osservazione sul testo da fare - al di là della paternità o maternità del testo di MIRACULUM e di come Enya canti in latino, partendo dalla sua madrelingua (vedi per tutti ad es. : ecce caelum che diventa da 'ecce celum' un 'eccì chelùm' originale ed affascinante all'orecchio, come suono, ma anche un pò buffo... e come se - a un madrelingua 'anglo-americano o irlandese' - noi cantassimo in inglese così come la lingua la si legge e non come essa andrebbe pronunciata! Non ci capirebbe e risulteremmo strani...) - in relazione cioè alla traduzione inglese.
Va osservato che la traduzione inglese interpreta i termini 'fortasse crastinus deis' con 'perhaps tomorrow' cioè con 'forse domani'. Enya stessa canta il termine pronunciando la parola 'deis' e non 'dies'.
In latino 'crastinus' è un aggettivo che indica 'domani, di domani' e che associato alla parola 'dies', giorno, indica 'il giorno di domani' cioè 'domani'. Invece, la parola 'deis' ci riporta al termine 'deus' e, al caso dativo-ablativo plurale (deis, appunto, benchè sia una forma cosiddetta 'rara' nella declinazione del termine) e stà ad indicare 'agli/con gli dei' , 'con gli dei favorevoli', 'piacendo agli dei'. Dunque, il punto del testo andrebbe tradotto con 'forse, domani, con gli dei alzeremo le vele e salperemo'. Diversamente, se il termine latino non fosse 'deis' ma 'dies', la traduzione inglese sarebbe corretta ('domani') ma Enya avrebbe cantato, sbagliando, forse per un errore di stampa ed inversione delle vocali, ciò che canta in MIRACULUM, ossia 'deis' (dei). Se Enya, invece, canta correttamente 'crastinus deis', ciò va inteso come 'dei/divinità' e non 'giorno', cioè con il senso '(di) domani con gli dei...'. Mentre 'crastinus' rimarrebbe solo come 'aggettivo sostantivato'.
A supporto delle suddette osservazioni ecco il testo latino e la traduzione inglese di '(O) MIRACULUM':

(O) MIRACULUM


o Semel canebamus / o Una volta cantavamo

Fabulam magnae diei, / la storia di un gran giorno (di navigazione)

Lunae lucem in aqua /della luce della luna sull'acqua

Litora, stellam, caelum. / delle spiagge, di una stella, del cielo

Vela dare. / Spiegar le vele
(o) Miraculum. / (o) che meraviglia
Vela dare. Vero. / spiegar le vele, davvero sì

Semel salum / una volta in alto mare

sub Hesperus / col vespero
Ita vela dedimus. / spiegammo le vele


In hodierna die / Oggi

canimus albae nivis, / cantiamo della bianca neve

lunae lecem in gelu, / della luce della luna al gelo

lacrima et pluvia. / di lacrime e delle piogge

Vela dare. / spiegare le vele

(o) Miraculum. / (o) che Meraviglia

Vela dare. Vero / spiegare le vele, davvero sì

Viatores / viaggiatori (noi)

ecce caelum, / ecco il cielo

oceanus et terra! / l'oceano e la terra!

.........................................................

Vela dare. / spiegar le vele

(o) Miraculum. / (o ) che Meraviglia
Vela dare. Vero / spiegar le vele, davvero sì

Ite! Ite! / andate!, andate!

Mare, mare / per mare, per mare

sub vespertine stella / con la stella della sera

Vela dare. / spiegar le vele

(o) Miraculum. / (o) che Meraviglia

Vela dare. Vero / spiegare le vele, davvero sì

Et iam annus vicesimus! / e già (è) il ventesimo anno!

Tempus est somnium! / il tempo è un sogno!

Vela dare. / spiegar le vele

(o) Miraculum. / (o) che Meraviglia
Vela dare. Vero / spiegare le vele, davvero sì

Et fortasse / e forse

crastinus deis / domani con gli dei

Vela dabimus. Vela / spiegheremo le vele e veleggeremo (ancora)

Vela dabimus. Vela / spiegheremo le vele e veleggeremo (ancora)

Vela dabimus. Vela / spiegheremo le vele e veleggeremo (ancora)


(O) MIRACULUM
(A WONDERFUL THING)


Once we were singing

the story of a great journey

the moonlight on water,

the shores, a star, the sky.

To set sail,

a wonderful thing.

To sail away. It’s true.

Once, the open sea

under the evening star.

And so we sailed away.

In this day

we sing of the white snow

the moonlight on ice,

a tear and rain.

To set sail,

a wonderful thing.

To sail away. It’s true.

Wayfarers

see the sky,

the ocean and the earth.

To set sail,

a wonderful thing.

To sail away. It’s true.

Go! Go!

The sea, the sea

under the evening star.

To set sail,

a wonderful thing.

To sail away. It’s true.

For already it is the twentieth year!

Oh, time is a dream!

To set sail,

a wonderful thing.

To sail away. It’s true.

And perhaps

tomorrow

we will sail away. Sail away.


Musicalmente MIRACULUM, specie nella parte centrale strumentale, davvero dà l'immagine di una nave che spedita, a gonfie vele, procede tra i flutti, sospinta dal vento, il senso di libertà e del viaggio, del navigare in mare aperto, che Enya esprime con la sua musica ed il 'pizzicato' che l'ha resa famosa a partire da Orinoco Flow e da quel video che quella nave raffigura, ai quali, idealmente, MIRACULUM si ricollega, chiudendo un cerchio di 20 anni di carriera. Una navigazione 'a gonfie vele' che Enya (Enya, Roma e Nicky) intendono come un Miracolo, una Meraviglia ancora possibili... con gli dei propizi, se Dio vorrà.






ENYA 2O° ANNIVERSARIO - 'CAL-ENYA-SCOPYO' (+ ORINOCO FLOW 1988 VIDEO)


(in lavorazione - segue...)

sabato 22 novembre 2008

ENYA: 20 ANNI A GONFIE VELE (I VIDEO) - SPECIALE 20° ANNIVERSARIO

Enya, 20 anni a gonfie vele (1988-2008). In realtà, la storia di Enya inizia prima del boom di Orinoco Flow e inizia, ovviamente, dall'Irlanda e dal gaelico... (...sarebbe bello che Enya dedicasse un album interamente alla sua terra, alle sue radici, selezionando e creando solo pezzi 'irlandesi'...)




NA LAETHA GEAL M'OIGE (ESTRATTO DA BBC TV - 1986)



ORINOCO FLOW (1988)



EXILE



EVENING FALLS



CARIBBEAN BLUE



ANYWHERE IS



OM MY WAY HOME



ONLY TIME (REMIX)



AMARANTINE (2006)



IT'S IN THE RAIN (2006)



TRAINS AND WINTER RAINS (2008)

lunedì 10 novembre 2008

MAMA AFRICA: MIRIAM MAKEBA


Miriam Makeba, nota anche come "Mama Africa" nasce a Johannesburg, Sud Africa, il 4 marzo 1932. Cantante di jazz e world music, si fa apprezzare anche per il suo impegno politico contro il regime dell'apartheid e nel suo ruolo di delegato alle Nazioni Unite. Inizia a cantare a livello professionale negli anni '50, con il gruppo Manhattan Brothers. Crea, poi, un proprio gruppo, The Skylarks, che mischia jazz e musica tradizionale sudafricana. Nel 1959 canta nel musical jazz sudafricano King Kong insieme a Hugh Masekela che, in seguito, diviene suo primo marito.
Malgrado sia una cantante di successo, alla fine degli anni '50 la Makeba non guadagna il dovutole dalle sue registrazioni. Ciò la porta a valutare la possibilità di lasciare il Sudafrica per gli Stati Uniti. Nel 1960 partecipa al documentario anti-apartheid Come Back, Africa e viene invitata al Festival del Cinema di Venezia. Giunta in Europa decide di non far ritorno in patria.
Si sposta a Londra, dove conosce Harry Belafonte che la aiuta ad andare negli Stati Uniti e a farsi apprezzare come artista. In America incide molte delle sue canzoni di successo: Pata Pata, The Click Song ("Qongqothwane" in lingua xhosa) e Malaika.


PATA PATA (2007)

Nel 1966 la Makeba guadagna il Grammy per la migliore incisione folk per l'album An Evening with Belafonte/Makeba, inciso con Belafonte. L'album affronta dichiaratamente temi politici con riguardo alla situazione dei neri del sudafrica sotto il regime dell'apartheid. Già nel 1963 la Makeba aveva dato la propria testimonianza al comitato contro l'apartheid delle Nazioni Unite. Il governo sudafricano le ribatte bandendo i suoi dischi ed esiliandola.
Nel 1968 avviene il suo secondo matrimonio con l'attivista per i diritti civili Stokely Carmichael; l'evento suscita clamori negli Stati Uniti causando anche l'annullamento dei suoi contratti discografici. La Makeba e Carmichael si trasferiscono allora in Guinea dove fanno amicizia col presidente Ahmed Sékou Touré e sua moglie. La Makeba si separa da Carmichael nel 1973 continuando a cantare, in particolare in Africa, Sudamerica ed Europa. Ricopre anche il ruolo di delegata della Guinea presso le Nazioni Unite e, per questo, vince il Premio Dag Hammarskjöld per la Pace nel 1986.
A seguito della morte della sua unica figlia, Bongi, nel 1985, la Makeba si trasferisce a Bruxelles. Nel 1987 collabora al tour dell'album Graceland di Paul Simon. Poco tempo dopo pubblica la propria autobiografia, Makeba: My Story.
Nel 1990, Nelson Mandela la convince a far rientro in Sudafrica. Sempre nel 1990 la Makeba partecipa come concorrente al Festival di Sanremo (cantando in un'edizione che prevede l'abbinamento con i cantanti stranieri) presentando "Give Me a Reason", versione di "Bisognerebbe non pensare che a te" eseguita da Caterina Caselli.
Nel 1992 recita in Sarafina! Il profumo della libertà, film ispirato alle sommosse di Soweto del 1976, nel ruolo della madre della protagonista. Nel 2002 prese parte anche al documentario Amandla!: A Revolution in Four-Part Harmony, sempre sull'apartheid. Nel 2001 riceve la Medaglia Otto Hahn per la Pace. L'anno successivo vince il Polar Music Prize insieme a Sofia Gubaidulina. Nel 2004 si classifica al 38° posto nella classifica dei "grandi sudafricani" curata da SABC3. Nel 2005 si dedica a un tour mondiale di addio alle scene, cantando in tutti i paesi che aveva visitato nella sua carriera.
Muore in Italia per un attacco cardiaco il 10 novembre 2008, durante la sua ultima esibizione a Castel Volturno, nel casertano, nell'ambito di un concerto anticamorra dedicato allo scrittore Roberto Saviano.
(in lavorazione)

mercoledì 5 novembre 2008

MAMMA MIA! DI NUOVO GLI ABBA! (ABBA MEGAMIX)



ABBA MEGAMIX

martedì 4 novembre 2008

IN ROTAZIONE - NOVEMBRE '08



WHITE WINTER HYMNAL - FLEET FOXES



NO SUBSTITUTE LOVE - ESTELLE



FEELING BETTER - MALIKA AYANE



GREAT DJ - THE TING TINGS



ALLA MIA ETA' - TIZIANO FERRO



WOMANIZER - BRITNEY SPEARS



NOVEMBRE - GIUSY FERRERI

A TUTTO COUNTRY (EVERLAST - DIXIE CHICKS - KT TUNSTALL - BROTHER PHELPS - ROY ORBISON & KD LANG - REDNEX)



FOLSOM PRISON BLUES (COVER DA JOHNNY CASH) - EVERLAST

I hear the train a comin'
It's rollin' 'round the bend,
And I ain't seen the sunshine,
Since, I don't know when,
I'm stuck in Folsom Prison,
And time keeps draggin' on,
But that train keeps a-rollin',
On down to San Antone.

When I was just a baby,
My Mama told me, "Son,
Always be a good boy,
Don't ever play with guns,"
But I shot a man in Reno,
Just to watch him die,
When I hear that whistle blowin',
I hang my head and cry.

I bet there's rich folks eatin',
In a fancy dining car,
They're probably drinkin' coffee,
And smokin' big cigars,
But I know I had it comin',
I know I can't be free,
But those people keep a-movin',
And that's what tortures me.

Well, if they freed me from this prison,
If that railroad train was mine,
I bet I'd move out over a little,
Farther down the line,
Far from Folsom Prison,
That's where I want to stay,
And I'd let that lonesome whistle,
Blow my Blues away.



COWBOY TAKE ME AWAY - DIXIE CHICKS



BLACK HORSE AND THE CHERRY TREE - KT TUNSTALL



ANYWAY THE WIND BLOWS - BROTHER PHELPS



CRYING - ROY ORBISON & KD LANG

Roy: I was all right for a while
I could smile for a while
KD: But I saw you last night
You held my hand so tight
When you stopped to say hello
Roy: You wished me well
You couldn't tell that
I've been crying over you,
crying over you And you said So long
Left me standing all alone,
alone and crying, crying, crying, crying
It's hard to understand
KD: But the touch of your hand can start me crying
Roy: I thought that I was over you
But it's true, so true
I love you even more than I did before
But darling, what can I do?
For you don't love me
KD: And I'll always be
crying over you, crying over you
Roy: Yes now you're gone
Both: And from this moment on, I'll be crying, crying, crying, crying
Yeah, crying, crying over you



WISH YOU WERE HERE - REDNEX

lunedì 3 novembre 2008

I SENZA MARCHIO DEL NEW COUNTRY AMERICANO: THE MAVERICKS

I Mavericks, band americana di musica country, nascono nel 1989 a Miami, in Florida, derivando il nome da come si chiama il bestiame non marchiato e, dunque, di proprietà di nessuno, libero. Grazie al loro stile, una sapiente fusione di country tradizionale, pop-rock e musica latino-americana (le radici cubane del solista e leader Raul Malo), il gruppo diventa una delle principali country band dei primi anni '90 in America, con oltre quattro milioni di dischi venduti, tre Academy of Country Music Awards, due Country Music Associations Award e un Grammy Award. Membri attuali sono:
Raul Malo - (7 agosto 1965, Miami, Florida) Voce solista e chitarrista. Nato da genitori cubani si ispira a Johnny Cash, Bill Haley ed Elvis Presley, a Roy Orbison e Patsy Kline, dei quali apprezza l'intesità drammatica delle loro ballate.
Robert Reynolds - (30 aprile 1962, Kansas City, Missouri) Bassista. Reynolds condivide i gusti musicali di Malo e con lui e l'amico Paul Deakin fondano la loro prima band.
Paul Deakin - (2 settembre 1959, Miami, Florida) Batterista. Deakin, all'epoca dell'incontro con Malo e Reynolds ha all'attivo varii anni di partecipazione in band locali di progressive rock.
Eddie Perez - Chitarrista. Fan da tempo del gruppo e ragazzo prodigio della chitarra, subentra a Kane nel 2000 ed è l'attuale chitarrista del gruppo.
Ex membri:
David Lee Holt - Chitarrista. Entra a far parte del gruppo nel 1991 all'uscita del secondo album From Hell to Paradise. In precedenza aveva lavorato con Joe Ely, Rosie Flores e Carlene Carter.
Nick Kane (21 agosto 1954, Jerusalem, Georgia) Chitarrista. Subentra a Holt poco dopo l'uscita di What A Crying Shame nel 1994. Rimane nel gruppo fino al 2000 quando è sostituito da Eddie Perez.
Collaboratori della band sono, invece:
Jerry Dale Mc Fadden, pianista.
Havana Horns, ottoni. Tra i membri: Scotty Huff, Dick Foust, Doug Bernstein e Matt Nygren.
Kostas, scrittore. popolarissimo a Nashville, firma assieme a Malo numerosi successi dei Mavericks tra cui "There Goes My Heart", "What a Crying Shame" e "Here Comes The Rain".
Don Cook, produttore. Storico produttore dei Mavericks, firma l'album che decreta il successo della band: What A Crying Shame.
Con il nome Mavericks la band inizia ad esibirsi con discreto successo nei locali rock di Miami, dato che i Country clubs vogliono solo 'cover bands' mentre il gruppo preferisce concentrarsi sul materiale originale. Nell'autunno del 1990 viene pubblicato l'album indipendente The Mavericks: composto di canzoni originali di Malo, suscita l'attenzione di diverse major a Nashville, patria del country.
Qui il gruppo firma un contratto con la MCA Records e nel 1992 pubblica l'album From Hell To Paradise. Benchè apprezzato dalla critica l'album non riscuote successo fra il pubblico, salvo per la cover "Hey Good Lookin'" di Hank Williams.
L'album che decreta il successo della band è What a Crying Shame: pubblicato nel 1994 e prodotto da Don Cook, l'album è subito ben accolto e la canzone del titolo si piazza tra le prime 40 in classifica negli States. Nel 1995 ottengono il disco di platino.
Nell'autunno del 1995 pubblicano Music For All Occasions, anche questo un successo di critica e di pubblico. È disco d'oro nell'estate del 1996.
Distaccandosi dal country e con un mix di pop e ritmi latini, la band pubblica nel 1998 l'album Trampoline, che riscuote grande successo in Inghilterra, soprattutto il singolo "Dance The Night Away". Dopo Trampoline è la volta di una raccolta di successi più inediti, ultimo album per la Mca: Supercolossal Smash Hits - The Best Of.
Separatisi dalla MCA, il gruppo si scioglie per dedicarsi a progetti solisti: Malo pubblica un album nel 2001 (Today) e registra col gruppo Los Super Seven. Reynolds partecipa ai progetti degli Swag.
Nel 2003 il gruppo si riunisce, con Perez al posto di Kane, e produce un album intitolato The Mavericks per la Sanctuary Records.
Nel 2004 è pubblicato un album e un DVD con la registrazione di un concerto live ad Austin in Texas.



THERE GOES MY HEART (LIVE IN AUSTIN - TEXAS)


  • Discografia:

1990 - The Mavericks, Y&T, prodotto da Raul Malo e The Mavericks
1992 - From Hell To Paradise, MCA, prodotto da Steve Fishell, Richard Bennet e Raul Malo.
1994 - What A Crying Shame, MCA, prodotto da Don Cook
1995 - Music For All Occasions, MCA, prodotto da Don Cook, Raul Malo, Nick Lowe
1997 - It's now! It's live!, MCA, prodotto da The Mavericks, raul Malo e Don Cook
1998 - Trampoline, MCA, profdotto da raul Malo e Don Cook
1999 - The Best Of The Mavericks, Mercury, prodotto da Raul Malo, Don Cook, Steve Fishell e Richard Bennett
2001 -O What a Thrill - An Introduction to The Mavericks, prodotto da Raul Malo, Don Cook, Steve Fishell e Nick Lowe
2001 - 20TH Century Masters: Millennium Collection, MCA, prodotto da Raul Malo, Don Cook, Steve Fishell e Nick Lowe
2003 - Collection, Spectrum, prodotto da Raul Malo, Don Cook, Steve Fishell
2003 - The Mavericks, Sanctuary, prodotto da Kenny Greenberg e Raul Malo
2004 - The Definitve Collection (Remastered), prodotto da Raul Malo, Don Cook, Steve Fishell e Nick Lowe
2004 - Live In Austin Texas, Sanctuary, prodotto da Dan Russo e Meg Harkins


(in lavorazione)