Laura Abela nasce a Brescia il 13/8/1984 (Leone). Compositrice, musicista polistrumentista e cantante originale e raffinata. La sua formazione "americana", un precoce talento, lo stile ed il linguaggio innovativi e il fatto di cantare con confidenza e disinvoltura in lingua italiana e in inglese la pongono sulla scia della collega cantante friulana Elisa (Toffoli), della quale è di alcuni (6) anni più giovane e dalla quale, comunque, si scosta per un'originale autonomia creativa e musicale che la rende distintiva ed ugualmente apprezzabile. Inizia a suonare il pianoforte a 6 anni e, poi, il violino. A 9 anni scrive la sua prima canzone. Gli insegnanti che le impartiscono le lezioni, però, la scoraggiano dicendole che non è portata per la musica. Pur abbattendosi a queste parole, Laura cova dentro una grande passione e non pensa di smettere, coccolando il sogno di diventare cantante.I genitori e soprattutto il padre, interessato alla pittura, passione che non ha potuto coltivare per le sue origini povere, la sostengono e la incoraggiano. A 16 anni, nel 2000, va in America con i genitori per le vacanze di Natale. Un discografico, amico del padre, imprenditore informatico, sente alcuni suoi provini musicali e le propone di rimanere in America, a Berkeley vicino a San Francisco, per impararare a scrivere in inglese e perfezionarsi. La giovane Laura accetta con entusiasmo e resta là, sostenuta economicamente dai genitori. Trascorre 2 anni negli USA, divertendosi e condividendo la casa con altri studenti, suonando tutto il tempo. La libertà della quale gode la porta anche ad avere atteggiamenti incoscienti e a fare un'esperienza originale, clamorosa e non priva di rischi: conosce un barbone, un ragazzo senzatetto col quale compie un viaggio a bordo di uno scassatissimo pullmino in giro per la California. A posteriori L'Aura valuta ciò azzardato ed imprudente. A 18 anni torna in Italia per sostenere l'esame di maturità, diversa da come è partita: sopravvissuta agli eccessi californiani, perfezionata e ancor più convinta che la sua vita non può prescindere dalla musica, sua unica grande passione. Nel 2005, firmato con il suo semplice nome di battesimo interrotto da un apostrofo, esce il suo primo singolo, "Radiostar" che diventa subito una hit radiofonica. Il video, girato per le strade di Los Angeles, dopo qualche tempo, riceve la nomination al premio "Videoclip Italiano 2005" nella categoria "Artista Donna". A seguire, in aprile, pubblica il suo primo album, "Okumuki" cantato parte in italiano e parte in inglese, produttore artistico Enrique Gonzalez Muller (tecnico del suono proveniente dagli storici Plant Studios di San Francisco e già al lavoro per Jason Newsted, Dave Matthews Band e Joe Satriani), produttore esecutivo Andrea Bariselli. Ottiene, nello stesso anno, il premio "Rivelazione dell'anno" al MEI (Meeting delle etichette indipendenti). I singoli successivi, "Today" e "Una favola" scalano le classif'iche radiofoniche e di vendita ponendola in evidenza. L'Aura suona con importanti artisti italiani e stranieri: Renato Zero, Claudio Baglioni, Morgan e Lenny Kravitz. E' tra gli esordienti più votati al Premio Tenco 2005. Raccoglie un gruppo sempre più folto di fans che la seguono nei concerti (oltre 100 "live" da aprile 2005) e attraverso il suo visitatissimo sito internet (http://www.l-aura.com/) che viene segnalato tra gli "eccellenti" al Premio Web Italia 2005 (raggiungendo i 200.000 ingressi).Partecipa, quindi, a Sanremo 2006 nella categoria "Giovani" con il brano "Irraggiungibile" che ottiene grande successo radiofonico. Viene pubblicata una nuova edizione dell'album "Okumuki" anche in versione Dualdisc, con nuovi brani e l'aggiunta di contenuti speciali quali videoclip, immagini backstage inedite e materiale fotografico. "Okumuki" conquista il disco d'oro confermandosi album di qualità e tenuta: il quinto singolo estratto (e video) è "Domani" che ottiene successo. L'Aura ottiene anche oltre sei mesi di presenza nelle classifiche dei download ufficiali.L'8 giugno 2007 pubblica il suo secondo album, "Demian", 13 brani in italiano e in inglese, un disco per il quale L'Aura fa poca promozione e, col senno di poi, al quale lavora troppo poco, procurandosi anche una brutta tendinite per l'impegno gravoso nelle parti di pianoforte. L'album è ricco di sfumature e cambi di registro, dalle tinte forti del rock fino ai toni più delicati delle ballads e del jazz. Nel primo estratto, "Non è una favola" L'Aura ironizza sulla figura e sulla vita di certi personaggi dello star system che fanno della loro vita dorata una trappola di infelicità. Il videoclip utilizza la tecnica "stop motion" di solito utilizzata nel cinema d'animazione, per la sua innovatività ottiene la nomination al Premio Videoclip Italiano. Il secondo singolo, "E' per te", è un'intensa canzone d'amore cantata in duo con Max Zanotti, leader dei Deasonica, con lei anche nel relativo video.
Partecipa a Sanremo 2008 tra i "Big" con il brano pacifista "Basta!", del quale è autrice di testo e musica. Il pezzo, non sanremese ma accessibile e gradevole benchè non tra i suoi più riusciti, non rientra tra i primi dieci e passa inosservato, come L'Aura stessa, sottovalutata nonostante la sua originalità musicale e di presentazione, mancando dunque la possibile definitiva consacrazione a livello nazionale ed un lancio da un palco così importante. Pubblica, a marzo, una raccolta, intitolata "L'Aura", costituita da suoi pezzi tratti dai precedenti due albums "Okumuki" e "Demian" e contenente il brano sanremese, una traccia live accompagnata da archi e 4 inediti, uno dei quali scelto per il film "Gioco da ragazze" del regista esordiente Matteo Rovere. L'Aura vi inserisce anche una cover di "Bocca di rosa" di Fabrizio De Andrè, da lei definito "autore unico".
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