Sal da Vinci, pseudonimo di Salvatore Sorrentino nasce a New York il 7 aprile 1969 (ma è un napoletano doc!). Comincia a cantare e recitare in teatro la sceneggiata, molto piccolo (a 6 anni), insieme al padre, Mario Da Vinci, dal quale prende anche il suo cognome d'arte, uno dei maggiori interpreti della musica e della recitazione napoletana.
Nel 1983 raccoglie successi in tutta Italia con " 'O motorino", spettacolo teatrale musicale che lo vedrà protagonista proprio con il padre, che l'anno dopo si tramuterà in un film di discreto successo, almeno localmente.
Nel 1986, 17 anni, partecipa al fianco di Carlo Verdone ed Alberto Sordi nel film "Troppo Forte", nel ruolo dello "scugnizzo" Capua.
Con gli anni, tralascia la recitazione per dedicarsi maggiormente alla musica, affinado il canto e componendo, e nel 1994 partecipa alla seconda ed ultima edizione del Festival italiano di musica (organizzato da Canale 5 per creare un'alternativa al Festival di Sanremo) classificandosi al primo posto con la canzone "Vera". Il brano che diventa una hit in Sudamerica (vida mi Vida) vendendo 5 milioni di copie, gli spalanca le porte della discografia italiana, dove ottiene discreti successi con un album che prenderà il nome dall'omonima canzone.
Nel 1983 raccoglie successi in tutta Italia con " 'O motorino", spettacolo teatrale musicale che lo vedrà protagonista proprio con il padre, che l'anno dopo si tramuterà in un film di discreto successo, almeno localmente.
Nel 1986, 17 anni, partecipa al fianco di Carlo Verdone ed Alberto Sordi nel film "Troppo Forte", nel ruolo dello "scugnizzo" Capua.
Con gli anni, tralascia la recitazione per dedicarsi maggiormente alla musica, affinado il canto e componendo, e nel 1994 partecipa alla seconda ed ultima edizione del Festival italiano di musica (organizzato da Canale 5 per creare un'alternativa al Festival di Sanremo) classificandosi al primo posto con la canzone "Vera". Il brano che diventa una hit in Sudamerica (vida mi Vida) vendendo 5 milioni di copie, gli spalanca le porte della discografia italiana, dove ottiene discreti successi con un album che prenderà il nome dall'omonima canzone.
Incide tre albums, due per la Ricordi e uno per la Emi. Dopo aver cantato nel 1995 davanti al Papa con 450.000 giovani, in diretta Rai, una bellissima versione dellaa "Salve Regina" in latino, nel 1999 incontra il M° Roberto De Simone che gli affida la parte di protagonista ne "L'Opera Buffa del Giovedì Santo". Da qui parte per una lunga e fortunata tournée in giro per l'Italia, per oltre un anno. Dopo un periodo di buio artistico, nel 2002 torna a recitare, e ricopre il ruolo di protagonista nel musical "C'era una volta... Scugnizzi" (http://it.wikipedia.org/wiki/C%27era_una_volta...Scugnizzi) di Claudio Mattone ed Enrico Vaime, ispirato al film "Scugnizzi" (1989) di Nanni Loy. Il musical (http://www.musical.it/box192.htm), di grandissimo successo (campione d'incassi, premio ETI come miglior musical del 2003), riesce a ridare nuovamente prestigio alla carriera di Sal, che poco prima stava avviandosi verso un inspiegabile declino. Questo spettacolo mette, infatti, in evidenza il bagaglio di attore e le capacità come cantante di Sal: per 5 stagioni teatrali, da marzo 2002 a febbraio 2007, il cantante è Don Saverio. Il musical include l'orecchiabile, allegra e napoletanissima " 'A Città 'E Pullecenella", un moderno successo in dialetto napoletano. (La storia inizia con un flashback (anni '80) nel carcere minorile di Nisida, dove alcuni ragazzi stanno provando una canzone per uno spettacolo. In quel gruppetto notiamo, allora sedicenni, due dei protagonisti della storia, Saverio De Lucia e Raffaele Capasso, detto "'o russo". I due escono insieme dal carcere ma si divideranno per prendere strade diverse. Saverio diventerà un prete coraggio e si dedicherà ai ragazzi del quartiere insegnando loro la musica e il valore delle idee. Raffaele "'o russo" diventerà un boss del quartiere e a quei ragazzi offrirà ruoli di piccola manovalanza per i suoi loschi traffici. I due si incontreranno dopo vent'anni e si ritroveranno ovviamente nemici. La tensione fra i due crescerà fino al punto che "'o russo", accecato dall'ira e incapace di affermare se stesso se non attraverso la violenza, arriverà ad uccidere Saverio. Ma il suo gesto segnerà la sua sconfitta. L'uccisione di Saverio darà a tutto il gruppo dei ragazzi la forza di ribellarsi contro la camorra e di lanciare contro di essa un grido di protesta lacerante e liberatorio: "'o russo è 'n òmm 'e merda" e Carmine, il più ribelle di tutti, prenderà il posto di Don Saverio per proseguirne l'opera).
Nel 2004 partecipa insieme a Lucio Dalla e Gigi Finizio, alla realizzazione di una canzone intitolata "Napule", inserita poi nell'album "Quanti Amori" di Gigi D'Alessio.
Dal novembre 2005 è protagonista con l'amico Pietro Pignatelli in veste di narratore, di "Anime Napoletane", un concerto-recital ideato da Claudio Mattone, da cui viene tratto un cd di classici napoletani rivisitati con nuovi arrangiamenti. Il nocciolo del concerto è costituito dalla rilettura di alcune canzoni napoletane del passato e recenti, tra cui “Lacreme Napulitane”, “Vierno”, “Dicitencello Vuje”, “Na Canzuncella Doce Doce”, in una chiave che, pur nel rispetto dei brani originali, si avvicina, attraverso contaminazioni di sapore internazionale, al linguaggio musicale e alle sonorità di oggi. Le chitarre distorte ed i mandolini si fondono in qualcosa che sa di antico e di moderno, come la voce limpida e graffiante di Sal Da Vinci.
Nel 2006 avvia una collaborazione professionale con il comico Alessandro Siani, per il quale compone e canta la colonna sonora del suo film, ""Ti lascio perché ti amo troppo". La canzone principale della colonna sonora,"Accuminciamm a' respirà", viene incisa su disco solo nel 2007, ed è l'ultimo singolo del cantante.
SITO UFFICIALE:
http://www.saldavinci.com/
SITO UFFICIALE:
http://www.saldavinci.com/
DISCOGRAFIA:
- SAL DA VINCI (1994)
- UN PO' DI NOI (1996)
- SOLO (1998)
- VUGLIA SALIRE 'NCIELO ( singolo - 2000)
- OH MARI' (singolo- 2002)
- C'ERA UNA VOLTA...SCUGNIZZI (2005)
- ANIME NAPOLETANE (2005)
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