giovedì 8 maggio 2008

PAUL YOUNG: "LA VOCE" SOUL (STORY 1982-2002)


Paul (Antony) Young nasce il 17 gennaio 1956 a Luton, Inghilterra, secondo di tre figli (dopo il fratello Mark e prima della sorella Joanne). Il suo interesse per la musica risale a quando, molto giovane, impara a suonare il piano e, poi, la chitarra. Abbandonata la scuola lavora col padre per la Vauxall Motors, suonando in varie bands la notte. Il suo strumento, nel primo gruppo, è il basso, pur se il suo desiderio è quello di cantare. Il suo stile musicale preferito il Soul, all'epoca non molto popolare.
Comunque, riesce a suonare in bands locali come Kat Kool & The Kool Kats e, più tardi nella più conosciuta Streetband. E' con questo gruppo che Paul, da frontman, riesce per la prima volta ad ottenere un quasi successo nella classifica inglese, con un pezzo ironico, "Toast" (1978).
Nel Dicembre 1979, la Streetband si scioglie e Paul va a formare i Q-Tips. una band con la passione per il soul e i classici Motown. Pubblicano un album omonimo per la Chrysalis e iniziano ad andare in tour, senza sosta. Nei tre anni seguenti sono circa 700 gli shows che il gruppo tiene in giro per il Regno Unito e l'Europa: questo permette a Paul di farsi conoscere sempre più al suo pubblico. Questo periodo di intensa attività gli dà anche modo di sviluppare la sua voce unica e il personaggio sul palco. I Q-Tips, in un periodo di "new wave" fatta di synth-pop, non riescono a trovare un contratto discografico e, dopo un ultimo tour, si separano alla fine dell'82, anche perchè Paul viene messo sotto contratto come artista singolo dalla CBS/SONY e registra quello stesso anno.
Young si avvale della collaborazione del tastierista dei Q-Tips, Ian Kewley che lo segue nella nuova band che da ora lo supporta: la Royal Family, comprendente cantanti donne a supporto della voce di Paul e chiamate "Fabulous Wealthy Tarts".
Il primo singolo realizzato nel Regno Unito è "Iron Out The Rough Spots" (Novembre 1982) che, malgrado il forte supporto radio, non ha successo. Stessa cosa accade all'inizio pure per il futuro hit "Love of The Common People", cover di un hit reggae-pop di Nicky Thomas.
La svolta avviene con "Wherever I Lay My Hat (That's My Home)", cover di un pezzo non molto noto di Marvin Gaye, che resta al numero 1 per tutta l'estate del 1983. L'album "No Parlez" viene così trainato dal singolo in cima alle classifiche.
Il successivo "Come Back And Stay", di Jack Lee, lo rende famoso negli USA e nel mondo e, registrandone il video, incontra la modella Stacey Smith, sua futura moglie. Segue "Love Will Tear Us Apart", cover dei Joy Division e un tour internazionale a supporto dell'album. Paul, però, comincia a soffrire di problemi di voce che gli saranno di impedimento alla carriera. Durante la seconda metà del 1984 è inattivo ma a fine 1984 partecipa al progetto Band Aid cantando in "Do They Know It's Christmas?", iniziativa a scopo benefico che raccoglie un gran numero di artisti della new wave britannica.: inconfondibili sono la sua voce e quella di Boy George nel brano natalizio. Intanto ritorna nella Top Ten inglese con unaversione del brano di Ann Peebles',"I'm Gonna Tear Your Playhouse Down." , inserito nel suo album successivo.
Con il suo secondo album "The Secret Of Association" (1985), Paul conferma il suo status di star mondiale: "Every Time You Go Away", una bella ballada soul-melodica cantata con la sua inconfondibile voce, è e resta il suo più grande hit a livello mondiale. Il 5 maggio 1985 è a Roma al PalaEur dove, al culmine del successo e in splendida forma, si esibisce senza risparmiarsi: addirittura cantando si arrampica sui tralicci del palco!
Nel 1987 entra in studio di registrazione a Milano per registrare il suo terzo album, "Between Two Fires" e incontra il cantante italiano Zucchero col quale fa amicizia.
Nel 1989 Paul appare al Nelson Mandela Tribute Concert e canta una bellissima canzone degli australiani Crowded House, "Don't Dream It's Over" (ripresa in Italia perfino da un cantautore come Venditti che la intitola "Alta Marea"). Il pezzo - fortemente voluto dai fans nell'album-raccolta di successi del 1991, "From Time To Time", sembra quello giusto per riportare Paul di nuovo al successo mondiale. Fa seguito un periodo fuori dall'attività per stare con la sua famiglia e, quindi, un soggiorno in America per scrivere e registrare a Los Angeles e a New York il materiale per il suo quarto album, "Other Voices", pubblicato nel 1990.

Nel 1991 incide il pezzo "Senza Una Donna / Without A Woman" di Zucchero "Sugar" Fornaciari, che diviene in breve un buon successo nel mondo e che restituisce quanto, in un certo senso, Zucchero deve in ispirazione, musicalmente, di quel che ha colto dal giardino soul del cantante inglese, tra il 1983 e il 1986 cantante di gran successo (vedi il primo hit italiano di Zucchero, "Donne" (1985)che riecheggia nello stile soul e in un vocalizzo il modo di Paul Young, e, più in generale, l'atmosfera ed un certo sound del cantante inglese). La canzone ed il duetto funziona anche in Italia, giovando ad entrambi, specie a Paul che, stranamente, pur uscendo da un grande successo mondiale, denota un calo inspiegabile, alla fine degli anni '80, forse dovuto a mancanza di pezzi giusti o, forse, solo fisiologico, dopo 3-4 anni di forte popolarità. "Senza Una Donna" dà così a Paul nuova vigorìa musicale. Il pezzo è presente nel best "From Time..." con il menzionato "Don't Dream...".

Il 1992 è speso in tour per il mondo con un culmine nella bella apparizione al Freddy Mercury Tribute Concert dove canta "Radio Gaga" ed è l'anno in cui realizza il suo ultimo album per la Sony, "The Crossing", pubblicato nel 1993. Paul inizia ad esplorare nuovi stili di musica ed il divario tra passato musicale e futuro comincia ad essere difficile da conciliare e collegare.
Nel 1993, dopo 10 anni di carriera come solista, riforma i Q-Tips con i vecchi compagni per una serie di concerti. Intorno a questo periodo, come reazione ad un periodo di fermo in carriera, Paul chiama alcuni amici suggerendo di formare un gruppo informale, solo per divertimento. Il risultato è una band di stile Tex-Mex: Los Pacaminos.
Alla fine del 1994 realizza una compilation di canzoni soul per Natale, "Reflections" e va in tour a promuovere questo album pubblicato solo nel Regno Unito. Sua moglie dà alla luce una seconda bambina, Layla, nell'agosto '94. Nel 1995 Paul prende parte a varii Festivals in Europa e ad un tour estivo in Francia. Sempre nel '95 collabora all'album "Voices" di Vangelis. Young canta anche l'Inno nazonale Britannico, "God Save the Queen", alla vigilia della semifinale contro la Germania agli Europei '96 in Inghilterra.
Tra il 1994 e il 1996 Paul prepara anche del materiale nuovo con il suo collaboratore di lunga data, il cantante-autore di canzoni Drew Barfield e con autori a Nashville, assemblando una collezione di canzoni per un prossimo album. Un nuovo singolo è pubblicato il 5 maggio 1997 nel Regno Unito, "I Wish You Love", mentre il 19 maggio l'album "Paul Young". Due canzoni tratte da questo cd vengono riproposte come covers da artisti Country: "Then There's You" dai Wilkinsons e "Tularosa" da Ray Vega.
Nel Gennaio 1996 Paul diventa ancora padre felice di un bambino chiamato Grady-Cole.
Sfortunatamente, la carriera di Paul Young subisce un'interruzione periodica a causa di difficoltà alla voce, il che ha compromesso le sue attività negli anni '90.
All'inizio del 1999 Paul, rimessosi insieme con i suoi amici di "Los Pacaminos", registra un cd-ep di soli 4 pezzi che trova sbocco solo presso l'unica stazione musicale Country di Londra: la loro canzone "Shadows On The Rise" viene passata in rotazione di continuo per tre mesi. Paul pensa ad un album come prossimo passo da fare.
Paul Young - Los Pacaminos al Wickham Festival - Inghilterra (2006)

Durante l'estate del 1999 intraprende un tour in ambienti minori attraverso il Regno Unito. Si esibisce con il vecchio ed il nuovo materiale con arrangiamenti costruiti attorno alla sua voce e chitarra acustica con pianoforte, accordion e retrovoci fornite dal collaboratore di lungo corso, Matt Irving.
Nell' Aprile del 2002 esce l'album "Los Pacaminos".

In questo periodo si divide tra la famiglia e il suo gruppo informale Tex-Mex, esibendosi dal vivo durante i tours-revival Anni '80 (nel 2001 e nel 2003).

Nel Maggio 2006 viene resa nota la sua decisione di separarsi dalla moglie Stacey, dopo 20 anni di matrimonio e tre bambini: Levi (n. 1987) e Layla (n. 1994) e il figlio Grady-Cole (n. 1996).
Nel Settembre 2006 appare alla BBC1 nello show Celebrity Masterchef (una sorta di spettacolo dove si mettono le celebrità ia gareggiare in cucina come chef) vincendo la sua puntata ed andando in semifinale. Un anno dopo partecipa ad un altro "cookery show", di ITV, "Hell's Kitchen (Cucina d'Inferno) ma viene estromesso il 15/9/'07 a seguito di pubblico voto.
(segue - in lavorazione)

SITO UFFICIALE:
http://www.paul-young.com

DISCOGRAFIA:


La discografia di PY comprende Albums 33gg, Singoli 45gg, Mix, Edizioni Limitate, Raccolte, Cd


Albums


No Parlez (1983)


The Secret of Association (1985)


Between Two Fires (1987)


Other Voices (1990)


From Time To Time - The Singles Collection (1990)


The Crossing (1993)


Paul Young (1997)


The Essential Paul Young (2003)


Rock Swings - On the Wild Side of Swing (2006)




Singles


Wherever I Lay My Hat (That's My Home) (1983)

Come Back and Stay (UK 1983) (1984 US release)

Love of the Common People (1983) (UK re-release) (US 1984 release)

Love Will Tear Us Apart (1984)

I'm Gonna Tear Your Playhouse Down (1984 UK) (1985 US release)

Everything Must Change (1984)

Everytime You Go Away (1985)

Tomb of Memories (1985)

Wonderland (1986)

Some People (1986)

Why Does a Man Have to Be Strong? (1987)


Softly Whispering I Love You (1990)

Oh Girl (1990)

Heaven Can Wait (1990)

Calling You (1991)

Senza una donna (Without A Woman) (1991, Zucchero featuring Paul Young)

Both Sides Now (1991, Clannad And Paul Young)

Don't Dream It's Over (1991)

What Becomes of the Brokenhearted (1992)












Now I Know What Made Otis Blue (1993)

Hope In A Hopeless World (1993)

It Will Be You (1994)

I Wish You Love (1997)
Ball & Chain (1997)

Nessun commento: